Isole gemelle

Isole gemelle

L’altro giorno, in giro per Cagliari, nei pressi di una libreria che dà largo spazio alla letteratura e all’arte sarda, in vetrina ho trovato questo DVD e, incuriosita, l’ho acquistato.

Per la prima volta l’ho visto con mia madre e mia sorella, con cui condivido la passione per il cucito e per il ricamo, e una seconda volta da sola, con grande attenzione, perché è stato lo spunto di diverse riflessioni che ora vi racconto.

Chi mi conosce sa che sto frequentando un Master a Catania di Medicina integrata che studia in modo particolare alimentazione e tumori, e il mio lavoro di tesi, in un periodo di ritorno alle mie origini, mi piacerebbe che riguardasse le motivazioni dell’ottima qualità di vita degli ultracentenari sardi, condiviso con l’isola di Okinawa.

Gli studi sulla genetica sarda sono stati già effettuati dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) sotto la guida del Prof. Francesco Cucca, gli aspetti alimentari spero di riuscire a svilupparli nel mio lavoro di tesi, ma, all’interno del documentario viene evidenziato un altro aspetto: la lentezza e la pazienza nella vita di tutti i giorni. In realtà vengono evidenziati un forte sentimento identitario che si esprime attraverso la lingua, col legame verso la propria terra, valorizzando l’esperienza e la saggezza dei propri anziani, che continuano a trasmettere alle proprie generazioni, unendo così tradizione e innovazione.

È una preziosa eredità che stiamo perdendo in nome di una assoluta modernità, ma che, invece, dobbiamo recuperare perché…… forse è proprio questo uno dei nostri segreti della longevità.

Concludo comunicando sempre….. “In punta di filo”.